Antiquares si offre di valutare dipinti attribuiti a Jean Auguste Dominique Ingres o alla sua scuola.
Potete richiedere il nostro parere, per una stima del valore di un’opera di questo o di altri autori che avete in collezione, o che avete ricevuto in eredità.
Siamo disponibili ad acquistare quadri di Jean Auguste Dominique Ingres o di uno dei suoi allievi, dopo una prima visione in foto ed un successivo approfondimento dal vivo.
Potete utilizzare i moduli di contatto o i form di valutazione, per una prima stima gratuita e non vincolante.
Riceverete una prima indicazione sul valore reale del vostro quadro, di Jean Auguste Dominique Ingres o del suo ambito pittorico.
Jean Auguste Dominique Ingres nasce a Moutaban nel 1780. Era il primo di sette fratelli e la sua prima formazione lo si deve al padre che era un decoratore e miniatore Nel 1791 la famiglia si trasferisce a Tolosa e comincia a frequantare l’Académie Royale de Peinture, Sculpture et Architecture dove conosce il pittore neoclassico Guillaume-Joseph Roques che lo esorta ad ammirare la pittura di Raffaello. In questo stesso periodo si appassiona alla musica divenedo un appassionato suonatore di violino. Si trasferisce a Parigi al seguito del pittore neoclassico Jacques-Louis David e diviene il ritrattista dell’aristocrazia. Seguì gli esempi di artisti italiani come Mantegna e Raffaello e artsiti fiamminghi come Hans Holbein il Vecchio e Jan van Eyck chwe lo ispirarono nel ritratto che fece di Napoleone nel 1806 (Napoleone in Trono); ritratto che provocò aspre polemiche e costrinsero Ingres a partire per Roma. Trasferitosi presso Villa Medici sede dell’Accademia di Francia studio attentamente Raffello al fine di perseguire l’ideale di purezza formale e di eleganza. In questo periodo continua a spedire in Francia propri dipinti quali Edipo e la Sfinge e La bagnante di Valpinçon che tuttavia vengono ricoperti di forti critiche come accadrà in seguiito anche per l’immensa tela raffigurante Giove e Teti. A causa di queste continue critiche decide di prolungare il suo soggiorno romano stabilendosi presso Via Gregoriana ove aprì uno studio. E’ durante questo periodo che vengono prodotte opere importanti come Il Sogno di Ossian, Paolo e Francesca e la Grande Odalisca. Le ultime due tele gli furono commissionate da Cariolina Bonaparte ma non gli vennero mai pagate e cominciò quindi un periodo buio dal punto di vista economico. Strinse amicizia con Niccolò Paganini dedicandosi a qualche concerto. Nel 1824 si tresferisce a Firenze ove esegue il Voto di Luigi XIII che lo riporta ad una grande nortorietà e nel gennaio 1825 fu insignito della Legion d’onore dal re Carlo X di Francia. Nel 1827 dipinse L’Apoteosi di Omero che divenne un manifesto del Neoclassicismo. nel 1841 fece ritorno a Parigi opve viene ricevuto con tutti gli onori da Luigi Filippo di Francia nella Reggia di Versailles. Nell’ultimo periodo si ricordano l’Apoteosi di Napoleone, La Sorgente e Il Bagno Turco. Mor’ nel 1867 stroncato da una polmonite.