Antiquares si offre di valutare, acquistare e vendere oggetti, mobili e ceramiche giapponesi.
Di seguito dei brevi accenni sulle ceramiche giapponesi e la loro storia.
Si segnalano ritrovamenti di utensili in terracotta fin dal 10000 a.C.
La vera produzione di ceramica ebbe inizio invece a partire dal V secolo, nella zona del Tempio di Kiyomizu, nei pressi di Kyoto.
Nell’VIII secolo si iniziarono a produrre tegole per il Palazzo Imperiale (produzione Shigaraki-yaki) con l’uso di argilla rosso arancio intarsiata di quarzo, dalla quale si otteneva un’argilla ruvida e porosa. Questo vasellame si riconosceva per la presenza del Tanuki (cane procione).
Un vero e proprio sviluppo si ebbe a partire dal XVI secolo, dove attraverso un complesso di quattro forni denominato Motoyashiki vennero creati i primi bollitori per tè e piatti. A seguire si produssero le prime tazze da tè, utensili per le cerimonie. Di questo secolo divenne il principale interprete Kakiemon.
Si diffuse in questo periodo la creazione della porcellana ed iniziarono gli scambi con i ceramisti coreani.
Tra il XVI ed il XVIII le produzioni più famose furono la Raku e la Satsuma; la ceramica Raku, introdotta dal ceramista Chojiro, si caratterizzava per il fatto che i singoli manufatti venivano tolti durante la cottura, sottoposti a degli shock termici, venivano successivamente colorati.
La ceramica Satsuma prodotta da ceramisti coreani nei forni di Kagoshima era caratterizzata invece da una pasta bianca, con invetriatura color avorio.