Dipinti Antichi - Antiquares
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Dipinti Antichi

Antiquares  effettua valutazioni di dipinti antichi e moderni, stime di eredità o catalogazione di intere collezioni d’arte.
Siamo membri dell’AAI, Associazione Antiquari Italiani, operando con passione e serietà nel settore da più di quindici anni.
Non esitate a richiedere un nostro primo parere, compilando l’apposito modulo.
Se desiderate avere una valutazione dei vostri dipinti antiche potete contattarci anche al n.340/8110226, o mandarci una mail all’indirizzo: antiquares@gmail.com

 

IL TRECENTO

Nel XIV secolo, comincia il passaggio  tra le pitture figurative medievali ed i metodi di rappresentazione prospettica. Lo stile bizantino si evolve in uno in cui i dipinti interpretano la realtà.
Si amplia anche la varietà dei temi che vengono trattati, non più solo soggetti sacri, ma anche inerenti la vita mondana. A partire da questo secolo, i pittori cominciarono ad emanciparsi, esprimendo le proprie idee attraverso le opere.

Le nuove situazioni socio economiche portarono a conoscere nuovi mondi, le relazioni commerciali favorirono la circolazione dei beni, favorendo l’ampliamento generale degli orizzonti umani.
Aumentando in maniera importante la considerazione per il mondo terreno, in pittura, comincia a delinearsi una tendenza al realismo, che trova in Giotto il suo più illustre esponente.
Con Giotto, cominciano a dipingersi uomini e donne veri, con i loro sentimenti, le loro speranze e la loro umanità, espressi con la tridimensionalità ed il pieno volume.
In precedenza il dipinto veniva realizzato con una prospettiva gerarchica, in cui maggiore era il livello di importanza della figura rappresentata,  più grandi erano le sue dimensioni. Con Giotto, uomo, spazio e paesaggio hanno lo stessa rilevanza nella composizione. Vasari lo definì come il padre della pittura, perché, con queste sue innovazioni, egli guidò ed influenzò tutte le successive generazioni di artisti.

IL QUATTROCENTO
Pur rimanendo vivo l’interesse per il sacro, l’uomo del quattrocento si apre verso il mondo, alla ricerca di un ruolo attivo da protagonista. In Italia, in questo secolo,  c’è grande fervore, con un confronto continuo fra forme espressive molto diverse tra di loro. La situazione geopolitica italiana del periodo favorisce lo svilupparsi della pittura, come comunicatore di messaggi politico-sociale.
La pittura italiana del XV secolo è caratterizzata dalla compostezza e dal rispetto delle proporzioni: nessun aspetto del dipinto ha un ruolo preponderante sul resto della scena. Viene abbandonato il fondo oro, che viene sostituito da soggetti architettonici e paesaggi

IL CINQUECENTO
Mentre nel Quattrocento assistiamo ad un’epoca calma, di stabilità ed armonia, il Cinquecento è attraversato da guerre e turbamenti.
Ogni ventennio del XVI ha dato origine a profondi cambiamenti: fino al 1520 è ancora presente la tecnica dell’oro, dal 1520 al 1540, le riflessioni sulla religione aprono la strada ad una nuova concezione di pittura,  culminata col Giudizio Universale di Michelangelo.
Tra il 1540 ed il 1560,  nasce il Manierismo Tosco-Romano, mentre in Lombardia ed in Veneto viene rappresentata la fedele immagine della realtà.
Tra il 1560 ed il 1580 Venezia raggiunge il suo livello più alto con Tiziano, Veronese e Tintoretto.
Nell’ultimo ventennio del XVI secolo assistiamo al ritorno della “verità oggettiva” e del “naturale” che, prosegue con Caravaggio

IL SEICENTO

Il Seicento è stato a lungo considerato uno dei secoli meno significativi dal punto di vista artistico:
talvolta il termine Barocco veniva usato in senso dispregiativo, ad indicare qualcosa di sfarzoso ed inutile.
La rivalutazione attuale di questo secolo è invece più che giustificata.
Mentre Firenze e Venezia, dopo i fasti del Rinascimento, vivranno periodi meno floridi, Roma diventerà un centro nevralgico, capace di coinvolgere numerosi artisti.
Fra i più illustri esponenti della cultura seicentesca citiamo Carracci e Caravaggio: il primo interpreta, in modo personale,  gli eventi storici; Caravaggio invece utilizza, per dipinti a carattere sacro, modelle scelte tra il popolo, riportando particolari assolutamente realistici.

IL SETTECENTO

Questo secolo si caratterizza per l’illuminismo, il pragmatismo, l’attenzione agli aspetti più concreti della vita reale. Peculiarità che saranno visibili non solo nell’arte, ma anche nelle scienze. Lo stile barocco, che rispecchiava l’arroganza dei regnanti e la ricerca di maggior potere attraverso la grandezza dell’arte, fu sostituito dal rococò, uno stile più grazioso e suggestivo, raffinato dal punto di vista costruttivo. In seguito, anche a causa degli scavi di Pompei ed Ercolano, si ebbe un ritorno al gusto classico, culminato con il Neoclassicismo, che demarca l’inizio dell’Era Moderna.