Non va considerato minore il genere di pittura, definita “di natura”.
Anticamente sfondo o elemento utilizzato per esaltare una composizione a carattere religioso, la natura diverrà essa stesso centro della composizione soprattutto a partire dal Cinquecento.
I maestri Fiamminghi rappresentarono forse il massimo della cultura naturalistica.
La loro minuziosa pennellata, dovuta all’indiscutibile capacità tecnica, darà la sensazione di toccare con mano la composizione dipinta.
La “Canestra di frutta” di Caravaggio o la “Fiasca Fiorita” (qui a fianco in foto), di quell’anonimo maestro, di cui ancora oggi non conosciamo il nome, saranno però il massimo esempio di natura morta, sicuramente in Italia, ma non solo.