Antiquares si offre di valutare le vostre maioliche antiche.
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Storia della maiolica.
Le maioliche si caratterizzano per avere un corpo ceramico poroso, rivestito sovente da uno smalto di stagno.
L’utilizzo della maiolica serviva anticamente a produrre oggetti, che adornavano le case dei ricchi, quali brocche, piatti, recipienti colorati.
L’area di maggior diffusione delle Maioliche è stato il Mediterraneo, con il suo clima caldo ed il terreno asciutto.
I mercanti di Maiorca furono i primi a diffondere i loro manufatti, dallo stile piuttosto tipico e particolarmente ricercato.
Nel corso dei secoli poi, questo stile, subì diverse evoluzioni.
Le tecniche imparate durante il Rinascimento, e l’esportazione dei manufatti cinesi, contribuirono infatti al cambiamento del gusto.
In Francia, le Maioliche vengono definite “faïence”, in onore di Faenza, una delle città più produttiva.
Faenza era una città-stato, guidata dalla famiglia Della Rovere.
La bottega del Conte Fermiani fu una delle più produttive della città.
La produzione italiana non si limitava però a Faenza: sia lungo l’Arno, in Toscana, che, lungo il Tevere, si svilupparono altri centri di produzione. Da ricordare la maiolica di Deruta, fiorita intorno al Seicento, ma anche quella di altre cittadine in Umbria, quali Gualdo Tadino e Gubbio, note per la produzione di maioliche molto colorate e pregiate, rifinite con smalti, simili al rubino ed all’oro.
In Toscana, molto note furono le Maioliche di Sesto Fiorentino, di Firenze e soprattutto di Montelupo Fiorentino, dove gli artigiani, con il loro gusto ed il loro estro, trovarono terreno fertile per la produzione (ed esportazione) di maioliche. Alcune di queste opere sono esposte al Metropolitan Museum of Art di Londra.