Oggetti Cinesi in Giada - Antiquares
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Oggetti Cinesi in Giada

Antiquares si offre di valutare i vostri oggetti cinesi in giada.
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Questo tipo di pietra venne scoperta durante il Neolitico e venne utilizzata per costruire utensili insieme a legno e bambù. La giada venne paragonata alle virtù umana per il suo essere solida, lucida duttile e delicata. Confucio indicò 11 virtù della razza umana riconducibili alla giada. Gli oggetti in giada oltre ad essere belli a vedersi andavano indossati per simboleggiare lo status elevato.
I primi oggetti di giada di cui si ha notizia risalgono al 5000 a.C. ed erano in particolare utensili, monete, sigilli ed urne divinatorie. Durante la dinastia Shang la giada era considerata un oggetto che indicava lo stato sociale, ma il picco di maggior lustro si ebbe sotto la dinastia Qing, ove sotto la guida di bravi maestri si crearono gioielli e utensili per le massaggi facciali.
Quando si parla di oggetti in giada si fa riferimento alla giadeite e alla nefrite, la prima proveniente dall’America centrale e la seconda dalla Cina. La giadeite si diffuse quasi subito in Oriente grazie agli scambi con la Birmania ed era di qualità superiore alla nefrite. Infatti la giadeite si presenta all’occhio lucida, dura con colorazioni quali il verde brillante, bianco e giallo, mentre la nefrite appare all’occhio con colori meno luminosi e i colori stessi si presentano come sfumature dal marrone al giallo, al verde al bianco.

Gli oggetti autentici si possono riconoscere per il loro colori omogeneo (verde e bianco i più pregiati), freddi e al tatto appaiono cera o seta. Molto importante è la translucenza e la figura che rappresenta.
Gli oggetti più rilevanti che si ricordano una statua raffigurante Buddha che è custodita in un tempio di Bankhok, le teiere (introvabili al giorno d’oggi), le scatole da cipria, le tabacchiere, gli ornamenti degli imperatori i monili.